ANSIA: E SE FOSSE UNA TUA ALLEATA?

ILARIA MORDÀ – PSICOLOGO FIRENZE E ROMA

“Che ansia!”
Quante volte ti è capitato di dirlo in mezzo a un sospiro, facendo due chiacchiere con un amico o di scriverlo in un messaggio? Almeno lo stesso numero di volte che ti è capitato di leggerlo da qualche parte o di sentirlo dire dalle persone intorno a te, scommetto.

L’utilizzo del termine ansia si è ormai abbondantemente diffuso nelle conversazioni della nostra vita quotidiana e anche l’interesse degli italiani circa le tematiche d’ansia è in forte crescita: secondo i dati di Google Trends, il numero delle ricerche per la parola chiave “ansia” e per i termini affini continua ad aumentare (sono inserite nei motori di ricerca quasi 20.000 volte al mese!).

Inoltre, secondo un recente studio condotto dall’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap) il 79% dei partecipanti ha avuto nell’ultimo mese manifestazioni fisiche frequenti e intense di ansia: per cui si può affermare che il disagio psicologico più sentito dagli italiani è quello dell’ansia.

Ma vediamo insieme cos’è e a cosa serve l’ansia.

Che cos’è’?

L’ansia consiste in un insieme di reazioni fisiologiche, comportamentali e cognitive che si manifestano quando il nostro organismo percepisce delle situazioni come potenzialmente pericolose e/o minacciose. L’ansia non è nulla di anormale: anzi è una reazione sana ed istintiva del nostro corpo che serve a metterci in allerta di fronte ad un pericolo.

Esiste sin dalla notte dei tempi e rappresenta per l’uomo un campanello d’allarme in un mondo pieno di minacce. Oggi chiaramente non dobbiamo difenderci dall’assalto di bestie selvatiche; le situazioni che sentiamo pericolose sono diverse e non riguardano solo la nostra sopravvivenza: il lavoro è sempre più precario, le relazioni instabili, i rapporti conflittuali.

L’ansia che sentiamo svolge quindi un’importante funzione protettiva e preventiva: ogni qual volta percepiamo un pericolo per noi stessi, l’ansia che ne deriva ci consente di tenerci pronti ad agire.

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Quando l’ansia diventa un disturbo patologico?

L’ansia, come abbiamo detto, svolge una funzione protettiva ma, quando non siamo capaci a gestirla diventa patologica, poiché l’organismo si ritrova in una condizione di iperattivazione prolungata.

I disturbi d’ansia differiscono dalla normale ansia perché sono eccessivi e persistenti, fino ad arrivare ad interferire con il benessere psico-fisico della persona: l’ansia diventa pervasiva, costante, disturbante e limita il normale svolgimento delle attività della vita quotidiana, compromettendo le relazioni interpersonali ed i legami affettivi. 

La persona è in costante preoccupazione ed attivazione perché sente che una catastrofe potrebbe verificarsi da un momento all’altro e, per questo, inizia ad evitare impegni di lavoro, sociali, di amicizia o svago, arrivando a limitare e modificare il normale svolgimento della propria vita.

É possibile liberarsi dell’ansia?

Non è opportuno parlare di come liberarsi dell’ansia. L’ansia, come abbiamo spiegato, è una reazione fisiologica, istintiva del nostro organismo, che può tornarci utile quando dobbiamo affrontare una situazione di  pericolo. Quando diventa costante e pervasiva, è un segnale che il nostro corpo ci manda per dirci che qualcosa nella nostra vita non sta andando. Si può, quindi, imparare a gestire l’ansia e liberarsi dei disturbi d’ansia.

Se ti trovi in questa situazione contattami per una prima consulenza, definiremo insieme il problema e, se lo riterremo opportuno, potremo iniziare un percorso che ti aiuti ad attivare le tue risorse e superare il disagio che stai vivendo.

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